Siglato un accordo di libero scambio tra U.E. e Canadà.

L'Unione Europea e il Canada hanno siglato un accordo di libero scambio. Lo hanno firmato a Bruxelles il primo ministro canadese Stephen Harper e il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, concludendo una trattativa durata quattro anni. Si tratta del primo accordo di libero scambio tra la Ue e un Paese del G8. Intese simili sono in fase di negoziazione con gli Stati Uniti e il Giappone.
 
L'accordo prevede la rimozione del 98% delle barriere tariffarie oggi esistenti tra le due aree economiche, e, una volta in vigore, aumenterà del 23% il commercio bilaterale con il Canada. Secondo le stime, l'intesa dovrebbe consentire all'Unione di aumentare il proprio prodotto interno lordo annuo dello 0,08%. L'entrata in vigore del trattato internazionale richiederà l'approvazione delle province canadesi, del Parlamento Europeo e dei 28 Paesi membri dell'Unione. Secondo Barroso il processo di ratifica dovrebbe essere completato per il 2015.
 
Gli accordi di libero scambio (Free Trade Agreements – FTA) hanno dimostrato di essere uno dei modi migliori per aprire i mercati esteri agli esportatori. Gli FTA riducono le barriere alle esportazioni, proteggono gli interessi esteri, e intensificano il rispetto delle norme nel paese partner dell’accordo. La riduzione delle barriere commerciali e la creazione di un ambiente più stabile e trasparente per il commercio e gli investimenti rende più facile ed economico per le imprese straniere esportare i loro prodotti e servizi nel mercato del paese partner. La situazione di stallo o, per essere più realisti, il fallimento del Doha Round  ha condotto, negli ultimi anni, alla proliferazione di questi accordi che coinvolge tutte le aree del globo, e in particolare Asia Orientale e America Latina. Anche l’Unione Europea è molto attiva in questo settore.
 
Per quanto concerne l’Unione Europea, è importante ricordare che la politica commerciale è una sua competenza esclusiva. Di conseguenza, la Commissione europea svolge un ruolo chiave nei negoziati per FTA. In breve, la procedura per la negoziazione di un FTA stabilisce che la Commissione negozia con il trading partner per conto della U.E. e si coordina strettamente sia con i Paesi membri sia con il Parlamento europeo. La Commissione richiede al Consiglio l’autorizzazione a negoziare un accordo commerciale con un trading partner. Questa autorizzazione fornisce le linee guida e gli obiettivi da raggiungere durante le fasi del negoziato. All’interno della UE, il Consiglio e il Parlamento europeo sono gli organi che approvano formalmente i risultati del negoziato e aprono la strada alla firma dell’accordo con il partner commerciale. L’accordo commerciale entra in vigore solo quando è completamente ratificato da tutti gli Stati membri. Sebbene non vi sia un modello unico di accordo commerciale europeo, nella maggior parte dei casi l’Unione Europea negozia FTA omnicomprensivi.
 

Nella Comunicazione Global Europe: Competing in the World si sostiene che l’apertura dei mercati può essere lo strumento per la crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro. Perseguendo questi obiettivi la UE, negli ultimi anni, ha concluso FTA con Cile, Messico, Sudafrica, e, recentemente, con la Corea del Sud. Attualmente la UE sta portando avanti negoziati per accordi di libero scambio con l’ASEAN, l’India, l’Ucraina e i Paesi del Golfo. Tuttavia, non è facile raggiungere un accordo commerciale tra la UE e un altro Paese perché ci sono molti interessi in gioco. 

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