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Discorso del Presidente Giorgio Napolitano al Parlamento Europeo del 4 febbraio scorso.

Signor Presidente, caro amico, La ringrazio vivamente per la calorosa accoglienza riservatami e per le amichevoli espressioni di apprezzamento del mio impegno istituzionale al servizio dell'Italia e dell'Europa. Signori deputati, torno in quest'Aula a sette anni di distanza dall'omaggio che volli rendere al Parlamento europeo poco dopo la mia elezione a Presidente della Repubblica italiana e colgo oggi l'opportunità che mi è stata offerta dal vostro Presidente di rinnovare quell'omaggio, fondandolo su riflessioni scaturite dall'esperienza più recente vissuta da noi tutti. Nei sette anni trascorsi, la costruzione europea ha dovuto fronteggiare le prove più dure della sua storia. Si è spesso osservato che fin dagli inizi l'Europa comunitaria si sviluppò attraverso crisi via via insorte e poi superate, ma si trattò essenzialmente di crisi politiche nei rapporti tra Stati membri della Comunità; mai – come a partire dal 2008 – di crisi strut

Il ruolo del mercato unico europeo di fronte alla crisi economica e il futuro dell'Europa.

Si intravede qualche squarcio di luce qua e là nel quadro economico europeo a pochi mesi dalla data delle elezioni europee del 23-25 maggio e la vera e genuina Europa che sta ancora lottando per superare il peggio della recessione economica e per ripristinare la crescita e l'occupazione, si prepara all'evento con una certa preoccupazione di fronte al convergere dei "Vichinghi" nel parlamento europeo, che porteranno nel loro bagaglio tanta demagogia, populismo e l'incapacità di guardare oltre le attuali difficoltà, derivanti principalmente dalla irresponsabile ingordigia finanziaria confezionata da "certi individui al di là dell'Atlantico". Manca a loro la visione storica di 70 anni di pace e prosperità tra i popoli europei  per poter dare il giusto peso ai "suoi valori" e a tutti i vantaggi che l'Unione Europea porta con sé. Il 17 gennaio 2012, Martin Schulz, è stato eletto presidente del Parlamento europeo ed è auspicabil

EUROPA: "Più diritti e tutele per i consumatori europei".

Nel mese di dicembre 2013, nei 28 Stati membri dell'UE sono entrati in vigore nuovi diritti per i consumatori grazie ai quali i 570 milioni di europei potranno fare acquisti con più sicurezza, online o nei negozi. Le nuove regole stabiliscono un termine di 14 giorni per restituire la merce se, per qualsiasi ragione, si cambia idea dopo aver effettuato un acquisto online, per telefono o per corrispondenza. Il periodo di ripensamento si applica a tutta l'Unione europea. I commercianti devono poi restituire il denaro - incluse le spese di consegna - entro 14 giorni dalla cancellazione dell'ordine. I rivenditori che intendono addebitare ai clienti i costi della restituzione della merce in caso di ripensamento, devono specificarlo chiaramente e in anticipo.   Più trasparenza   I consumatori saranno protetti meglio anche quando annullano un acquisto effettuato a casa dopo la visita di un rivenditore o ad aste on-line.   Sarà vietato l'uso di case