EUROPA: "Più diritti e tutele per i consumatori europei".

Nel mese di dicembre 2013, nei 28 Stati membri dell'UE sono entrati in vigore nuovi diritti per i consumatori grazie ai quali i 570 milioni di europei potranno fare acquisti con più sicurezza, online o nei negozi.
Le nuove regole stabiliscono un termine di 14 giorni per restituire la merce se, per qualsiasi ragione, si cambia idea dopo aver effettuato un acquisto online, per telefono o per corrispondenza. Il periodo di ripensamento si applica a tutta l'Unione europea.
I commercianti devono poi restituire il denaro - incluse le spese di consegna - entro 14 giorni dalla cancellazione dell'ordine. I rivenditori che intendono addebitare ai clienti i costi della restituzione della merce in caso di ripensamento, devono specificarlo chiaramente e in anticipo.
 
Più trasparenza
 
I consumatori saranno protetti meglio anche quando annullano un acquisto effettuato a casa dopo la visita di un rivenditore o ad aste on-line.
 
Sarà vietato l'uso di caselle preselezionate sui siti web: per esempio, quando si compra un biglietto aereo, non si correrà il rischio di acquistare involontariamente anche un'assicurazione per il viaggio.  Finora, per non acquistare i servizi extra bisognava deselezionare le caselle preselezionate.
 
Niente costi nascosti
 
I rivenditori dovranno indicare chiaramente il costo totale dei prodotti e servizi. Non potranno addebitare sovrattasse o costi aggiuntivi se non li hanno specificati prima dell'ordine.
 
Si applicherà un massimale per le sovrattasse in caso di pagamento con carta di credito. I commercianti non potranno addebitare ai consumatori più dei costi che loro stessi devono sostenere per offrire questo sistema di pagamento.
 
Anche restare a lungo in attesa quando si chiama un numero a pagamento sarà solo un ricordo: le nuove regole vietano agli operatori di queste linee telefoniche di applicare tariffe superiori a quelle di base per le normali chiamate.
 
Il nuovo pacchetto di diritti dei consumatori, che sostituisce 4 direttive, è stato concordato nel 2011. I paesi dell'UE avevano tempo fino a dicembre 2013 per recepire il nuovo testo nella loro legislazione nazionale.
 
Contenuto della direttiva:
Capitolo I definisce il campo di applicazione della direttiva, che è tutti i contratti stipulati tra un "consumatore" e "professionista". Esso prevede inoltre le definizioni dei termini e specifica che gli Stati membri non possono discostarsi dalla direttiva imponendo più o meno rigorose disposizioni a meno che una specifica possibilità di deroga da sue regole è prevista dalla direttiva stessa.
 
Capo II contiene nucleo informazioni devono essere fornite dai commercianti prima della conclusione dei contratti con i consumatori, che non sono i contratti a distanza o fuori dei locali commerciali. Gli Stati membri possono aggiungere ulteriori obblighi di informazione nella loro legislazione nazionale.
 
Capitolo III stabilisce i requisiti di informazione per i contratti negoziati fuori dei locali commerciali, comprese le informazioni sulle funzionalità e l'interoperabilità dei contenuti digitali a distanza e. Esso regola il diritto di recesso (lunghezza del periodo di recesso, la procedura e gli effetti del ritiro), tra cui un modulo di recesso standard (allegato I (B)), che deve essere fornita dai commercianti e possono essere utilizzate dai consumatori per notificare il ritiro dal il contratto.
 
Il capitolo IV prevede norme in materia di consegna e di passaggio del rischio applicabile ai contratti di vendita di beni, nonché alcune norme applicabili a tutti i tipi di contratti di consumo. Questi includono norme relative alle tasse per l'uso di certi mezzi di pagamento (ad esempio carte di credito o di debito), e per quanto riguarda le spese per chiamare linee telefoniche gestite da commercianti, nonché il divieto di utilizzare le caselle preselezionate sui siti web per la ricarica pagamenti supplementari Oltre alla remunerazione per l'obbligo contrattuale principale del commerciante.
 
Il capo V contiene disposizioni generali , ad esempio in materia di esecuzione e le sanzioni.
 
I 10 cambiamenti più importanti introdotti dalla nuova direttiva:
 
1) La proposta eliminerà spese e costi nascosti in Internet.
In Internet i consumatori saranno protetti contro le "trappole dei costi". Si tratta dei casi in cui i truffatori si fanno pagare con l'inganno per servizi cosiddetti "gratuiti", quali oroscopi o ricette. Da adesso in poi, i consumatori dovranno confermare esplicitamente di aver capito che vi è un prezzo da pagare.
 
2) Maggiore trasparenza dei prezzi
I venditori dovranno indicare chiaramente il costo totale del prodotto o servizio, incluso qualunque addebito supplementare. Gli acquirenti on-line non dovranno pagare addebiti o altri costi se non ne sono stati adeguatamente informati prima dell'effettuazione dell'ordine.
 
3) Eliminazione delle caselle preselezionate sui siti web
Quando acquistate on-line, ad esempio un biglietto aereo, è possibile che vi vengano offerte opzioni supplementari, quali assicurazioni viaggio o noleggi auto. Tali servizi supplementari possono essere offerti mediante caselle preselezionate. Attualmente i consumatori sono spesso costretti a deselezionare queste caselle se non desiderano i servizi supplementari. Con la nuova direttiva, le caselle preselezionate saranno vietate in tutta l'Unione europea.
 
4) 14 giorni per cambiare parere su un acquisto
Il periodo durante il quale i consumatori possono recedere dal contratto di acquisto è portato a 14 giorni di calendario (rispetto ai sette attualmente prescritti dalla normativa dell'UE). Ciò significa che i consumatori possono restituire le merci per qualunque ragione se cambiano parere.
 
Un'ulteriore protezione contro la carenza di informazioni: qualora un venditore non informi chiaramente il cliente circa il diritto di recesso, la durata del periodo di ripensamento è estesa ad un anno.
 
I consumatori saranno tutelati e beneficeranno del diritto di recesso anche in caso di visite effettuate su richiesta, vale a dire quando il commerciante ha precedentemente chiamato il consumatore sollecitando con insistenza una visita. Inoltre, non sarà più necessario operare una distinzione tra visite effettuate su richiesta e visite non richieste; si potrà così evitare l'elusione delle norme.
 
Il diritto di recesso è esteso alle aste on-line, ad esempio eBay – benché le merci acquistate tramite asta possano essere restituite solo se acquistate da un venditore professionista.
 
Il periodo di recesso decorrerà dal momento in cui il consumatore riceve le merci e non, come adesso, dal momento della conclusione del contratto. Le norme si applicano a vendite via Internet, per telefono e per corrispondenza e a vendite effettuate al di fuori di punti vendita, ad esempio al domicilio del consumatore, per strada, in un party Tupperware o durante una gita organizzata dal commerciante.
 
5) Maggiori diritti di rimborso
I commercianti sono tenuti a corrispondere un rimborso ai consumatori per il prodotto entro 14 giorni dal recesso. Il rimborso deve coprire anche le spese di consegna. In generale, il commerciante assume su di sé il rischio di eventuali danni alle merci che si verificano durante il trasporto fino al momento in cui l'acquirente ne prende possesso.
 
6) Introduzione di un formulario di recesso standard per l'intera UE
I consumatori disporranno di un formulario di recesso standard che potranno usare (senza essere obbligati a farlo) se, cambiato parere, desiderano recedere da un contratto concluso a distanza o a domicilio. Ciò renderà più facile e rapido il recesso se il contratto è stato concluso nell'UE.
 
7) Eliminazione di sovrattasse per l'uso di carte di credito e di servizi di assistenza telefonica
I commercianti non potranno più addebitare ai consumatori costi supplementari per i pagamenti con carta di credito (o altri mezzi di pagamento), se non i costi effettivamente sostenuti per offrire tale opzione di pagamento. I commercianti che mettono a disposizione linee telefoniche dirette su cui i clienti possono contattarli relativamente al contratto non potranno addebitare per le telefonate più dei normali costi telefonici.
 
8) Informazioni più chiare su chi sopporta le spese di restituzione delle merci
Se i commercianti desiderano che siano i clienti a sostenere i costi di resa delle merci in caso di ripensamento, essi devono informarne chiaramente e preventivamente i consumatori, altrimenti devono sostenere essi stessi tali costi. Prima della vendita, il commerciante deve fornire almeno una chiara stima dei costi massimi di resa di merci ingombranti, ad esempio un divano, acquistate via Internet o per corrispondenza, così che il consumatore possa decidere in modo informato da chi acquistare.
 
9) Migliore tutela dei consumatori riguardo ai prodotti digitali
Anche le informazioni sui contenuti digitali devono essere più chiare, comprese quelle relative alla compatibilità con hardware e software e all'applicazione di eventuali sistemi tecnici di protezione, che ad esempio limitino il diritto del consumatore di fare copie del contenuto.
 
I consumatori avranno il diritto di recedere dagli acquisti di contenuti digitali, come i download di musica o di video, ma solo fino al momento di inizio dell'effettivo processo di download.
 
10) Introduzione di norme comuni per il commercio che renderanno più agevoli gli scambi in tutta Europa
 
Tra queste norme figurano:
 
Un unico gruppo di norme fondamentali per i contratti a distanza (vendite per telefono, per corrispondenza o via Internet) e per i contratti conclusi al di fuori di punti vendita (vendite concluse fuori dalla sede della società, ad esempio per strada o a domicilio) nell'Unione europea, che creino eque condizioni di concorrenza e riducano i costi delle operazioni per i commercianti transfrontalieri, specialmente nel caso delle vendite via Internet.
 
I moduli standard faciliteranno il lavoro delle aziende: vi sarà ad esempio un formulario per adempiere agli obblighi di informazione circa il diritto di recesso.
 

Norme specifiche saranno previste per le piccole imprese e le imprese artigiane, ad esempio per gli idraulici. Non vi sarà diritto di recesso nel caso di riparazioni urgenti e di lavori di manutenzione. Gli Stati membri potranno anche decidere di esentare da alcuni obblighi di informazione i commercianti a cui i consumatori chiedono di effettuare a domicilio lavori di riparazione o di manutenzione di un valore inferiore a 200 €.

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