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Visualizzazione dei post da agosto, 2012

Dal rigore alla nuova Europa della Germania!

L'incontro di ieri tra la Cancelliera Merkel e il Premier Monti è avvenuto con un caloroso riconoscimento degli sforzi fatti finora dall'Italia per risanare le nostre finanze; rimane sempre l'ansiosa attesa per la decisione che dovrà prendere il 12 settembre la Corte Costituzionale tedesca che dovrà pronunciarsi sul fondo salva Stati. Ma  l’Europa va cambiata, la riforma delle istituzioni politiche non va accompagnata solo al rigore, è necessario riscoprire i valori della solidarietà, e non è facile capire la vera ragione che ha ispirato Angela Merkel nel proporre una ristrutturazione profonda del funzionamento dell’Unione europea, proprio perchè le anticipazioni sono state rilanciate da Bild , il più diffuso quotidiano tedesco, da sempre schierato su posizioni conservatrici e tradizionale alleato della Cancelliera della Cdu. Si vorrebbe dire che finalmente c'è un'i niziativa della cancelliera tedesca, per il momento solo annunciata a grandi linee, ma che rappr

EUROPA: La politica del rigore e il "Fiscal Compact"!

Due agenzie di rating, che nel recente passato avevano stilato brutte pagelle all'Italia, con una sorprendente inversione a U e con la pretesa di condizionare le future scelte politiche degli italiani, promuovono il premier Monti e la sua politica economica. Moody's e Fitch incoraggiano l'Italia e riconoscono l'azione positiva del governo, allo stesso tempo Standard & Poors mantiene il suo giudizio negativo. Ma com'eravamo critici quando con i loro giudizi avventati, arbitrari e infarciti di conflitti d'interessi, facevano salire lo "spread" dei nostri titoli di Stato, così oggi siamo costretti a mostrare scetticismo per questo loro insperato giudizio "da 7+". Lo dobbiamo affermare con molto rammarico perchè vorremmo che questi giudizi lusinghieri avessero un riscontro nella realtà italiana che purtroppo è fatta di disoccupazione, debito pubblico in continuo aumento, massiccia cassa integrazione, tasse e prezzi alle stelle e lo spread

EUROPA: "casa e bene comune"!

L' EUROPA rimane la "casa e il bene comune", nonostante le tante contraddizioni e difficoltà di questi ultimi tempi! Si leggono svariati articoli sul questo tema e sulla sua realizzazione della sua unione politica, che è basilare per la sopravvivenza stessa dell'Europa; inoltre si tengono dibattiti, si scrivono libri, la chiedono i governanti, gli economisti, i giuristi, si moltiplicano gli appelli degli intellettuali. Ma nessuno fa una cosa, una sola cosa che dichiari apertamente quel fine. Per qualche ragione, spesso legata alle vicissitudini della crisi  economica che molti Paesi dell'Unione stanno vivendo, tali iniziative sono accolte, nel migliore dei modi, quando cioè non sono del tutto ignorati dall'opinione pubblica, in modo freddo.   Ma affermare che l'Unione Politica Europea "è necessaria", ritengo sia il modo più appropriato per iniziare una argomentazione seria e obiettiva intorno al tema. Mi sembra però altrettanto immotivat

E' urgente tornare alle politiche Keynesiane!

Quando il premier Monti capirà che è necessario tornate alle politiche keynesiane, spero non sia troppo tardi. Nella mia ultima mail auspicavo che il Premier guardasse all'Università di Cambridge (U.K.) e dimenticasse quella di Yale, e ovviamente il mio riferimento neanche tanto velato era quello del ritorno alla politica Keynesiana. La devastante crisi che sta mettendo in ginocchio i mercati e le economie nazionali va combattuta con decisi interventi statali in quanto “abbiamo bisogno che i nostri governi spendano di più e non di meno. Quando la domanda privata è insufficiente, questa è l’unica soluzione. Assumere insegnanti, costruire infrastrutture, fare quello che fu fatto con la seconda guerra mondiale , possibilmente scegliendo spese utili”. A sostegno della mia tesi esposta più volte nelle mie precedenti mail, il conforto di una voce più autorevole della mia, è la ricetta formulata da Paul Krugman , premio Nobel per l’economia nel 2008 e docente a Princeton, nel suo ulti

La normalità del presidente Hollande e il contorsionismo della Germania!

Via libera del governo tedesco alla BCE per l'acquisto dei titoli di Stato dei Paesi in difficoltà e nel mirino della speculazione. I continui richiami del premier Monti per l'applicazione delle norme che prevedono l'utilizzo dello  scudo anti "spread" approvate il 28 e 29 giugno scorsi, non bastano agli avidi mercanti della finanza e così assistiamo a un continuo cambiamento di umori che fanno viaggiare "lo spread" sulle "montagne russe. Nel pomeriggio di giovedì, sono bastate le poche parole del presidente della Bce, Mario Draghi : "L'euro è un processo irreversibile, pronti a tutto per salvarlo. insomma, è arrivato il segnale positivo che il mercato attendeva dalla BCE dopo che era arrivata l'apertura alla concessione di licenza bancaria al meccanismo salva-Stati Esm, per fare ripartire le borse e fare scendere lo spread da 520 a 450 punti. Ma martedì scorso, altro intervento della Merkel: "non c'è alcun bisogno di concede