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Visualizzazione dei post da ottobre, 2011

Un piccolo passo verso l'integrazione europea

Consentitemi di frugare fra le pieghe degli avvenimenti in corso in ambito europeo per evidenziare alcune importanti iniziative che a mio parere appaiono positive, a prescindere da Chi li sta promuovendo, con il solo rammarico che l'Italia, uno dei Paesi fondatori dell'Unione Europea, oggi sta a guardare e per certi aspetti si accoda, mancando in questo momento un interlocutore all'altezza della situazione. Il patto di competitività proposto dalla Cancelliera Angela Merkel sembra un tentativo di Berlino di imporre le sue regole a tutta l'Europa. In realtà le sue conseguenze saranno l'avanzamento del federalismo e il rafforzamento della Commissione europea. Il piano franco-tedesco per un’Europa federale, noto ufficialmente come “patto per la competitività”, e un insieme di proposte presentato con orgoglio dal presidente Sarkozy e dalla cancelliera Merkel come la bozza di un “governo economico europeo”. Il patto armonizza sei aree molto controverse della politic

Il discorso del Presidenze Napolitano alla Cerimonia di Inaugurazione dell'Anno Accademico del Collège d'Europe

E' con piena consapevolezza dell'onore accordatomi e dell'impegno richiestomi che ho accolto l'invito a prendere la parola in questa cerimonia di apertura dell'anno accademico 2011-2012 del Collège d'Europe. E' un onore al quale sono specialmente sensibile perché ho da lungo tempo appreso a riconoscere in questa istituzione uno dei punti di riferimento più alti per la formazione della coscienza europea nel suo continuo sviluppo. So quanti European Civil Servants si siano formati a Bruges nel segno di una rigorosa professionalità e di una assoluta indipendenza, associate al senso del limite e al rispetto della sfera delle decisioni politiche : e queste restano condizioni essenziali per l'autorevolezza e l'efficacia che le amministrazioni europee debbono mantenere ed accrescere. Secondo la tradizione, anche l'anno accademico che oggi ha inizio è dedicato a una figura di profilo universale e ad un cruciale campo d'interesse comune : per il 201

La Turchia in Europa?

La Turchia è una società di 80 milioni di persone, vibrante di energia. Ha una classe imprenditoriale modernizzatrice, con infrastrutture solide e con un’agricoltura, un’industria e dei servizi turistici e aerei in pieno sviluppo. La crescita del suo Prodotto interno lordo (PIL) è da Paese asiatico. Tuttavia il deficit turco è raddoppiato negli ultimi 18 mesi. Il valore della lira turca è diminuito del 40 per cento nei confronti del dollaro; la disoccupazione è fissa al 13 per cento; gli investimenti in Siria sono per il momento perduti. Il premier turco Erdogan gode attualmente di straordinario successo di popolarità non solo nel mondo arabo per la sua abile politica di sfruttamento delle debolezze delle grandi potenze, isolamento di Israele eterno capro espiatorio per i propri problemi insoluti, impotenza delle Nazioni Unite. La storia naturalmente non si ripete ma l’ammonimento che troviamo nell’editoriale del New Herald Tribune di qualche settimana fa, è puntuale: “Erdogan ha di

Considerazioni per una politica energetica europea

Quel che aspetta l’Italia e l’Europa nel prossimo futuro, oltre alla necessità di politiche coordinate a livello continentale, è il rischio di un sistema in cui, a dispetto del calo della domanda, il costo dell’energia resti elevatissimo per la crisi in atto in Europa e in America. Pochi mesi prima del crack di Lehman Brothers, il petrolio aveva raggiunto il prezzo di 147 dollari, e dopo il fallimento è sceso attorno ai 30. Alcuni ritengono che la "bolletta petrolifera" sia stata tra le cause della crisi. Prima dei timori sulla Grecia di quest'anno, il barile era salito nuovamente. L'ipotesi del collegamento tra petrolio e crisi sembra confermata. Infatti, oltre alla bolla speculativa in America, il prezzo del petrolio ha esercitato un impatto significativo sull'esplosione della crisi del 2008. A partire da dieci anni prima, il barile era salito da 18-19 dollari a quasi 150. La componente finanziaria ha esasperato le condizioni di crisi, e ha portato una forte

Conoscere l'Europa - proposta la Tobin Tax

Il 28 settembre scorso, la Commissione europea ha raggiunto un'intesa sulla proposta di direttiva per introdurre un sistema comune per la tassazione delle "transazioni finanziarie" a partire dal 2014 superando le resistenze di alcuni Paesi. Il via libera formale della cosiddetta Tobin Tax è avvenuta in concomitanza con il discorso sullo stato dell'Unione che il presidente Barroso ha tenuto davanti al Parlamento. Cos'è una transazione finanziaria? È l'acquisto o la vendita di uno strumento finanziario, definito nella direttiva Mifid (Markets in Financial Instruments Directive, è il nome con cui è nota la direttiva 2004/39/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004. Essa costituisce un passo importante verso la costruzione di un mercato finanziario integrato efficace e competitivo all'interno dell'Unione Europea (UE) e si inquadra nel più ampio Piano di Azione per i Servizi Finanziari (FSAP), varato nel 1999 e che si è concretizzat