settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.


L'Europa si trova dinanzi ad una domanda 700 000 posti di lavoro nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e ad una competitività in declino. Il numero dei posti di lavoro nel digitale è in crescita del 3% all'anno durante la crisi, ma il numero di nuovi laureati e altri professionisti del settore è in calo. Le giovani generazioni hanno bisogno di fatti, non di parole e le imprese che operano in Europa hanno bisogno della gente giusta o si sposteranno altrove.
Oggi la Commissione invita imprese, governi, settore dell'istruzione, parti sociali, servizi per l'impiego e società civile ad aderire all'appello della Commissione e ad unirsi ad essa nel poderoso sforzo di invertire la tendenza. I giovani europei devono disporre degli strumenti per accedere a carriere nel digitale o per creare occupazione come imprenditori.
Neelie Kroes, Vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato: "La carenza di competenze nel digitale è in aumento, come le code ai nostri uffici di collocamento. Per colmare questa carenza abbiamo bisogno di un'azione concertata tra governi e imprese. Il settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) è la nuova spina dorsale dell'economia europea: insieme possiamo evitare di perdere una generazione in un'Europa al traino. Aspetto quindi dalle imprese impegni concreti e a tutti farò la stessa richiesta. La Commissione farà la sua parte, ma non possiamo giocare da soli:imprese, parti sociali, responsabili dell'istruzione, a livello nazionale ma anche regionale, devono impegnarsi con noi."
La Commissione raccoglierà gli impegni per nuovi posti di lavoro, tirocini, posti di formazione professionale, finanziamenti per avviare nuove imprese (start-up), corsi universitari gratuiti in linea e altro ancora. Imprese come Nokia, Telefonica, SAP, Cisco, HP, Alcatel-Lucent, Randstad, ENI, Telenor Group, ARM nonché la comunità dei responsabili dell'informazione, il CEPIS (Consiglio europeo dei professionisti in tecnologia dell'informazione) e l'Europa del digitale sono in prima linea nell'impegnarsi in concreto. Il 4-5 marzo la Commissione ha organizzato un'importante conferenza durante la quale ha lanciato la Grande coalizione per le qualifiche e i posti di lavoro in ambito digitale, nella quale confluiranno gli impegni ricevuti dai partner. La conferenza era aperta a tutti coloro che intendono sostenere attivamente questa causa comune.
Cerchiamo una collaborazione dinamica in ambiti quali la formazione guidata dal settore industriale, l'assistenza alla mobilità del lavoro, la certificazione delle qualifiche, il miglioramento dei curriculum scolastici e universitari, la sensibilizzazione, la creazione di un ambiente favorevole agli imprenditori delle start-up.
Un settore d'azione concreto potrebbe essere quello degli "assegni di formazione". Modelli di formazione tedeschi e spagnoli basati su questi assegni sono riusciti a dare lavoro al 60-70% dei 20 000 partecipanti: c'è la volontà di replicare e diffondere questa idea su scala europea.
Altri elementi di base della coalizione comprenderanno l'assistenza alla mobilità, che spazierà dal sostegno all'apprendimento dell'inglese ad agevolazioni alla mobilità dei disoccupati e alla certificazione standardizzata delle qualifiche, attraverso un quadro rielaborato sulle competenze elettroniche (eCompetence Framework) disponibile nelle 23 lingue ufficiali dell'UE.
A riconoscimento del potenziale delle start-up sul web in termini di creazione di posti di lavoro, la Commissione lancia l'Europa delle start-up, una piattaforma unica di strumenti e programmi a sostegno di quanti intendono creare e sviluppare start-up sul web in Europa.

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