Un'altra iniziativa dei cittadini Europei per lo "sviluppo.

Si susseguono le iniziative dei cittadini europei per sollecitare le varie Commissioni a intervenire nei temi specifici da loro presentati. Dopo l'iniziativa che ha raccolto più di un milione di firme per invitare la Commissione a riaffermare che "l'acqua è un bene pubblico" e quello tale deve rimanere e quella sul reddito di cittadinanza, un'altra iniziativa dei cittadini per la raccolta di un milione di firme in almeno sette Paesi europei (L’ICE è un istituto di democrazia partecipativa previsto dall’art 11 del Trattato di Lisbona che consente a un milione di cittadini, di almeno 7 Paesi dell’UE, di presentare alla Commissione europea una proposta di legge di iniziativa popolare europea), è partita per sollecitare gli organi europei competenti a prendere iniziativa per lo sviluppo e l'occupazione.
 
Martin Schulz, presidente del Parlamento Europeo ha di recente dichiarato:  "Sono molto lieto che organizzazioni della società civile, abbiano deciso di avvalersi dell'Iniziativa Cittadina Europea, uno straordinario strumento di partecipazione e di democrazia per l'Europa del XXI.mo secolo.  Il tema che avete scelto di affrontare, insieme ad altre organizzazioni europee, è di fondamentale importanza per il nostro futuro. Il Parlamento si batte ormai da qualche anno, perché le politiche di disciplina finanziaria siano accompagnate da adeguate misure per la crescita e l'occupazione. Il "piano europeo straordinario per lo sviluppo sostenibile" che proponete è in piena armonia con gli obiettivi e le iniziative più volte sostenute dal Parlamento. Non posso quindi far altro che esprimere il mio sostegno per la vostra iniziativa, e augurarvi il miglior successo con la raccolta delle firme."
 
La crisi economica e finanziaria che ormai da oltre un quinquennio sta coinvolgendo l'Europa e il mondo intero, ha colpito molto duramente i ceti meno abbienti e la classe media, ingenerando fenomeni diffusi di sfiducia e disinteresse. Chi ha fondato la propria missione sulla tutela dei lavoratori/lavoratrici e sulla promozione della loro partecipazione sociale e politica, soprattutto quelli a maggior rischio di esclusione, non può non condividere lo spirito di questa iniziativa. Con questa iniziativa si vuole dare voce ai milioni di cittadini che pagano il costo della crisi, soprattutto i 25 milioni di disoccupati in Europa”. Le politiche di sola austerità hanno generato nuova disoccupazione e non hanno portato ad un abbassamento del debito pubblico. Né le risorse dei bilanci nazionali sono sufficienti a rilanciare l’economia.
Occorre quindi un piano europeo di sviluppo sostenibile, cioè miglioramento della qualità della vita,  finanziato da risorse proprie da reperire. Il reperimento delle risorse è il tema più difficile da affrontare date le opposizioni di alcuni Paesi all’aumento del bilancio della UE. Per questo occorre superare il sistema di voto che prevede il veto e si può ipotizzare un budget separato della zona Euro e questo impone una modifica dei trattati ed una riforma istituzionale.
 
L’euroscetticismo dilagante si combatte non a parole ma con concrete iniziative per lo sviluppo. Quindi occorre restituire speranza e partecipazione ai cittadini e ai lavoratori, riaffermando che l’Europa è una grande opportunità di crescita economica e sociale.
 
Una sempre più forte costruzione europea deve fondarsi su elementi di contenuto che costituiscano elemento unificante delle nazioni e dei popoli. Un deciso impegno per la trasformazione della produzione con criteri sostenibili e contemporaneamente misure sociali che contrastino la disoccupazione e favoriscano nuovi posti di lavoro stabili e qualificati, sono due pilastri su cui fare progredire il processo europeo.
 
Raccogliamo l'appello della nuova presidentessa alla Camera, Laura Boldrini, alla Quale vanno le mie congratulazioni e i miei auguri di buon lavoro, che nel suo sentito discorso, non ha dimenticato di richiamare i valori dell'Europa,  che  deve tornare ad essere: "un grande sogno, un luogo della libertà, della fraternità e della pace".

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